Social media e piattaforme digitali: alleati per la didattica

Sono variegate le sfide poste alla scuola dalla diffusione tra studentesse e studenti degli smartphone e, in particolare, delle piattaforme digitali e social media a cui danno accesso. Nell’ottica della più moderna media education, smartphone e piattaforme possono essere veicolo di messaggi formativi ed educativi.

I media digitali modificano l’apprendimento perché modificano gli effetti dell’esperienza sul corpo e sullo spazio: la tecnologia viene incorporata dall’utente, divenendo parte di esso. Cambia anche il linguaggio, tanto verbale (i “nuovi alfabeti”), quanto non verbale (le netiquette dei social network). È possibile vivere qualcosa senza effettivamente parteciparvi fisicamente.

L'apprendimento con i nuovi media sfrutta un assunto di fondo della alternanza formativa (l’esperienza, se guidata, è sempre occasione di formazione), senza l’onerosa responsabilità di dover ricreare e controllare pedagogicamente una situazione reale. Analizziamo insieme opportunità, best practices e sperimentazioni sull'uso di TikTok nella didattica. Tra tutte, un progetto di ricerca sull'esperienza legata a trasmettere la memoria della Shoah e preservare la memoria storica collettiva. Attraverso brevi video creativi, gli utenti possono condividere testimonianze, fatti storici e riflessioni personali sull'Olocausto, raggiungendo un vasto pubblico di giovani e creando consapevolezza su questo tragico evento.

Social media e piattaforme digitali.
Nuovi spazi di apprendimento

Questo appuntamento fa parte di un 
ciclo di webinar gratuiti realizzato
in collaborazione con TIKTOK.

Destinatari

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Docenti della Scuola Secondaria di I grado, Scuola Secondaria di II grado

Relatori

Stefania Manca

Stefania Manca

Dirigente di ricerca presso l’Istituto per le Tecnologie Didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR. È attiva nel campo delle tecnologie educative, dell'apprendimento basato sulla tecnologie e dell'e-learning dal 1995. I suoi interessi di ricerca riguardano i social media e i social network nell'apprendimento formale e informale, la formazione degli insegnanti, lo sviluppo professionale, la divulgazione digitale e le pratiche partecipative supportate dall’approccio Student Voice. È stata responsabile del progetto di ricerca "Contrastare la distorsione dell'Olocausto sui social media. Promuovere l'uso positivo delle tecnologie social su Internet per l'insegnamento e l'apprendimento dell'Olocausto", finanziato dall'International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA). Attualmente lavora ad uno studio di ricerca intitolato "Insegnare e apprendere sull'Olocausto con i social media: Una prospettiva sulle ecologie dell'apprendimento".

Emmanuele Massagli

Emmanuele Massagli

Ricercatore e docente di “Didattica generale”, “Pedagogia speciale”, "Social media per l'apprendimento e le competenze" presso l’Università LUMSA di Roma. È condirettore della rivista “Nuova Professionalità” edita da Studium. È socio ordinario della Società Italiana di Pedagogia (SIPED). Dal 2012 è Presidente di ADAPT, l’Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del Lavoro e sulle Relazioni Industriali fondata nel 2000 dal prof. Marco Biagi. Dal 2017 è Presidente di AIWA, Associazione Italiana Welfare Aziendale. È editorialista sui temi della formazione e del lavoro per diversi quotidiani e periodici.

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