In questi ultimi anni il tema delle competenze non-cognitive (non-cognitive skills) è tornato di attualità, soprattutto grazie ai lavori del Premio Nobel per l’economia James Heckman. Il prefisso “non” li configura come altre dalle competenze cognitive (alfabetico funzionale, linguistiche, matematiche, scientifiche, tecnologiche, digitali, ecc.) oggetto diretto o indiretto dei curricoli scolastici. Aspetti individuali come la coscienziosità, l’apertura mentale, il senso di efficacia, la resilienza, l’auto-determinazione, la mentalità dinamica, ecc., se sviluppati nel corso del periodo scolastico possono avere un effetto positivo sull’apprendimento, sulla scelta dei percorsi e nel completamento degli studi, sull’accesso al mondo del lavoro, sulla salute mentale e fisica, sul senso civico e la cittadinanza attiva.
Obiettivi
- Conoscere le competenze non-cognitive e le implicazioni per l’apprendimento e i percorsi formativi degli studenti
- Conoscere esempi di strategie e attività didattiche per la formazione a scuola delle competenze
Destinatari
Docenti della scuola primaria, secondaria di I e II grado
Relatori
Programma
- La competenza non-cognitiva e gli effetti sull’apprendimento e la qualità della vita degli studenti
- Cinque fattori di personalità, capitale psicologico, motivazione ad apprendere: definizioni e rapporti con l’apprendimento scolastico
- Sensibilizzare gli alunni sul significato delle competenze non-cognitive
- Educare le competenze non-cognitive a scuola: strategie, attività, azioni, esperienze formative
Durata
3 ore in presenza
Possibilità di organizzare il seminario in forma mista con una durata totale di 4 ore di cui 1 ora online