La parola e il potere
Il potere politico è da sempre alla ricerca di appoggio da parte degli esponenti del mondo letterario, al fine di ricavarne sostegno per la sua azione e garanzia di legittimità; gli intellettuali, tuttavia, non sempre hanno accettato di buon grado questo compito, impegnandosi spesso nel tentativo di influenzare o addirittura di contrastare le scelte dell’élite dominante.
Da Cicerone in avanti anche nella letteratura latina chi è in grado di padroneggiare l’arte della parola sostiene con forza la propria visione politica, anche se ciò comporta assumere talvolta posizioni di drastica rottura con chi di volta in volta detiene il potere. La relazione si complica naturalmente con la nascita del Principato, quando scopertamente ormai al letterato si richiede di uniformarsi a una visione autocratica che egli fatica ad accettare e che spesso tenta di mitigare: ne sono testimoni intellettuali del calibro di Livio, Petronio, Seneca, Tacito e Plinio il Giovane.
Durante il webinar verranno affrontati i seguenti temi:
- dalla concordia ordinum al ruolo del princeps: l’evoluzione della concezione politica ciceroniana;
- Livio Pompeianus e i rapporti con Augusto;
- Petronio e Nerone;
- Seneca: un filosofo al potere;
- Tacito e Plinio il Giovane: l’intellettuale e il Principato fra Domiziano, Nerva e Traiano.
Destinatari
Docenti della Scuola Secondaria di II grado
Relatori
Ermanno Malaspina
È nato e vive a Torino, dove insegna latino da trent’anni, prima al liceo e poi in università. È tra i fondatori della “Società Internazionale degli Amici di Cicerone” e autore di numerose pubblicazioni anche in ambito scolastico. Tra gli autori della letteratura latina Musae comites per il marchio Petrini.
Paolo Fedeli
Professore Emerito di Letteratura latina presso l’Università di Bari e Accademico Nazionale dei Lincei. Commentatore di Cicerone, di Properzio e di Orazio, è autore di numerosi saggi ed edizioni critiche.
Luca Antonelli
Nato a Venezia, dove ha insegnato a lungo latino e greco nei licei. Ha svolto attività di ricerca e di docenza nelle Università di Cassino e Padova, pubblicando numerosi contributi sul mondo classico. Ora è Dirigente scolastico.