Inclusione e bullismo in palestra
Dall’approvazione della Convenzione sui diritti del fanciullo (20 novembre 1989) da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Convenzione entrata in vigore il 2 settembre 1990, sono passati 34 anni. Il documento riconosce bambine/i e adolescenti come soggetti titolari di diritti, tra i quali il diritto all’educazione. Nella scuola tutto ciò ha un valore straordinario e li rende i soggetti primari dei processi di educazione e di apprendimento, compresi gli studenti con disabilità.
L’attività motoria e la pratica sportiva possono essere parte di quei pilastri educativi che la scuola usa per contrastare le devianze che possono affliggere il mondo giovanile.
Con questo appuntamento formativo vogliamo proporre e suggerire delle possibili metodologie didattiche, da applicare nelle ore di Educazione fisica e Scienze motorie, che nascono dall’esperienza pratica.
In questo appuntamento:
- proposta di prevenzione del bullismo e cyberbullismo;
- percorsi di educazione fisica per affrontare il disagio;
- dal caso alla pratica motoria.
Destinatari
Docenti della Scuola Secondaria di I grado, Scuola Secondaria di II grado
Relatore
Mario Zaninelli
Docente di Educazione fisica presso la scuola media per ciechi di via Vivaio di Milano. Docente a contratto di Pallacanestro, Teoria e Metodologia delle Attività Motorie e La comunicazione sportiva: aspetti etici e culturali; presso l’Università degli Studi di Milano. Collaboratore con il Master di I livello “Educazione Fisica scolastica" presso l’Università di Pavia con l’insegnamento “Scuola ed inclusione e attività motorie”. Autore di monografie e raccolta sulla storia della pallacanestro. Appassionato delle opere dell’autore americano Thomas Merton di cui ha tradotto e pubblicato diversi testi e articoli.