Sì, ma non leggono...
Qualche considerazione sul problema e qualche aggiornamento
Il problema non è che si legge poco: è che si legge troppo, e male, cioè superficialmente, affrettatamente. Le cosiddette materie umanistiche, a scuola, dovrebbero dare una formazione di segno opposto: dovrebbero cioè dire agli studenti che cosa val la pena di leggere (e vedere, ascoltare), e dovrebbero insegnare come si legge (e come si vede, e come si ascolta). Non è facile, anzi è sempre più difficile, a mano a mano che aumentano le distrazioni, i canali d’informazione e comunicazione. In queste due ore di conversazione cercheremo di dare qualche suggerimento pratico su buoni libri (e siti internet), autori, metodi di lettura, rapporti con la cultura pop.
Relatore
Claudio Giunta
Insegna Letteratura italiana all’Università di Torino. Tra i suoi ultimi libri, una guida alla scrittura argomentativa (Come non scrivere, 2018), e i saggi «Ma se io volessi diventare una fascista intelligente?» (2021) e Effimero Novecento (2024). Collabora al Domenicale del Sole 24 ore, al Foglio e al Post. È condirettore della «Nuova rivista di letteratura italiana» e della rivista «Il Mulino». Il suo sito è www.claudiogiunta.it.