Sì, ma non leggono
Qualche considerazione sul problema e qualche aggiornamento
Il problema non è che si legge poco: è che si legge troppo, e male, cioè superficialmente, affrettatamente. Le cosiddette materie umanistiche, a scuola, dovrebbero dare una formazione di segno opposto: dovrebbero cioè dire agli studenti che cosa val la pena di leggere (e vedere, ascoltare), e dovrebbero insegnare come si legge (e come si vede, e come si ascolta).
Non è facile, anzi è sempre più difficile, a mano a mano che aumentano le distrazioni, i canali d’informazione e comunicazione. In questa conversazione cercheremo di dare qualche suggerimento pratico su buoni libri (e siti internet), autori, metodi di lettura, rapporti con la cultura pop.
Relatore
Claudio Giunta
Formatosi alla Scuola Normale di Pisa, insegna Letteratura italiana all'Università di Trento. Ha scritto libri sulla poesia medievale e su quella contemporanea, reportage, un fortunato manuale di scrittura (Come non scrivere) e ha curato un Meridiano dedicato alle Rime di Dante. È autore di antologie per il biennio (Lettere al futuro, Una nuova vita) e di due per il triennio (Cuori intelligenti e Lo specchio e la porta). Collabora al Domenicale del Sole 24, Il Foglio e Il Post. Il suo sito è www.claudiogiunta.it