Ritratto… alla romana

Riconoscersi nel passato per comprendere i nostri desideri e ammirare la bellezza dell’arte antica 

Quanto è importante mostrare la propria immagine? Ce ne accorgiamo oggi con l’ossessione di scattare selfie e postarli sui social, ma il desiderio di esibire la propria effigie agli altri era già molto praticato all’epoca dei romani.

I cittadini più facoltosi commissionavano busti, gioielli e statue con ritratti solitamente idealizzati (oggi diremmo ritoccati) per autocelebrarsi e perpetuare la propria memoria nel tempo; tanto che, nel diritto romano, venne prevista anche una pena specifica, la damnatio memoriae, che implicava la cancellazione di ogni traccia della persona condannata.

In questo appuntamento affronteremo alcune metodologie didattiche in grado di facilitare il passaggio dalle conoscenze della Storia dell’arte creando dei collegamenti con il vissuto dei ragazzi, attraverso un insegnamento ludico, operativo.

Programma

  • Il ritratto nell’arte romana
  • Vedremo i concetti fondamentali di un periodo storico artistico con l’aiuto di una breve videosintesi animata
  • Giocheremo per ricordare
  • Fare per imparare: spunti per un laboratorio creativo.

Durata

2 ore

Destinatari

Docenti di Arte e immagine nella scuola secondaria di I grado

Formatrice

Carla Zaffaroni

Carla Zaffaroni

Docente creativa e appassionata di Arte e immagine, crede nella potenza dell'arte come strumento educativo a tutto tondo dei ragazzi, insegna a Rinascita, una scuola secondaria di I grado sperimentale di Milano. Il piacere di sperimentare, trasformare, e inventare lo applica sia a scuola sia nelle sue opere artistiche originali. È anche autrice di manuali scolastici di Arte e immagine per la scuola secondaria di primo grado e per la scuola primaria.