Musica per gli occhi
Durante l’incontro verrà affrontato, insieme a Paolo Bolpagni, il tema del rapporto musica e arti visive nel Cinquecento italiano, da Giorgione a Caravaggio.
“Nella Venezia dei primi decenni del Cinquecento la voga letteraria del petrarchismo e degli infiniti conversari sull’amore si intreccia con il piacere per l’intrattenimento musicale, i cui effetti sull’anima e sui comportamenti umani sono oggetto di raffinate discussioni e colti trattati, quali gli Asolani di Pietro Bembo. È possibile che Giorgione, ricordato da Vasari come valente liutista, durante le ragunate di persone nobili di quella Venezia splendente, eseguisse brani di tale genere, aventi spesso per oggetto lo struggimento dell’amante per una donna distante o indifferente e il languore patetico del sentimento non corrisposto.”
Sono temi che, diversamente modulati, troveranno spazio nella pittura italiana fino all’avvento di Caravaggio nella Roma di fine Cinquecento.
Durante il webinar verranno affrontati i seguenti temi:
- amore e musica nell’arte rinascimentale
- allegorie musicali
- la natura morta di soggetto musicale: da Caravaggio a Picasso.
Destinatari
Docenti di Storia dell'Arte della Scuola Secondaria di secondo grado
Relatori
Ernesto L. Francalanci
Autore di saggi di estetica, di storia e di critica d'arte (Estetica del potere, Mimesis 2015, Estetica degli oggetti, Il Mulino 2009), ha scritto anche diversi manuali per l'università e i licei (Dell'arte, De Agostini 2021). È stato docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e di Storia dell’arte contemporanea presso la Facoltà di design e arti dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV) e altre Università.
Paolo Bolpagni
Storico dell’arte, docente universitario, organizzatore culturale e curatore con particolare interesse per i rapporti fra pittura e musica. Dopo aver diretto il museo Collezione Paolo VI - arte contemporanea, dal 2016 è direttore della Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca. Ha vinto nel 2013 il premio Sulmona per la Storia dell’arte.