Letteratura di arti di massa (cinema, TV, canzoni)
L’evento cruciale nella storia della cultura del Novecento non è la pubblicazione della Ricerca di Proust o della Terra desolata di Eliot, ma la nascita di generi anche letterari che hanno saputo dare voce, letteralmente, alle emozioni, alle passioni e alle idee di quella sterminata parte di umanità che sino ad allora ignorava di poterle esprimere; di averle, persino. Si tratta del cinema, delle canzoni pop, della fiction televisiva, dei fumetti: generi anche letterari perché le sceneggiature dei film e della fiction, le storyboard dei fumetti e i testi delle canzoni sono organismi verbali. Questa rivoluzione culturale ha influenzato gli scrittori: sia nel senso che essi hanno preso posizione su queste nuove arti, parlandone nei loro libri; sia nel senso che molti di loro hanno collaborato alle nuove arti scrivendo sceneggiature, canzoni, soggetti per la televisione. Il seminario esplora, attraverso alcuni esempi interessanti e istruttivi, questo continente sterminato e – cosa che non guasta – divertente.
Programma
Ci interrogheremo prima sul rilievo che queste nuove ‘arti di massa’ hanno avuto ed hanno all’interno del sistema dei generi artistici, e lo faremo aiutandoci con le pagine di alcuni saggisti che hanno riflettuto su questo tema (Pasolini negli Scritti corsari, Umberto Eco nel Diario minimo e in Apocalittici e integrati, Tommaso Labranca nei suoi saggi sul pop e sul trash). Poi prenderemo in esame alcuni degli oggetti prodotti dalle arti di massa (canzoni, film, serie televisive) scegliendoli tra quelli di particolare qualità e interesse – oggetti che meritano di essere integrati alla storia dell’arte tout court (e quindi di essere conosciuti e apprezzati anche da parte degli studenti).
Durata
2 ore
Modalità di partecipazione
L'incontro si svolgerà online, sulla piattaforma Google Meet o in presenza a seconda della richiesta della scuola.
Destinatari
Docenti di italiano e studenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado
Formatore

Claudio Giunta
Insegna Letteratura italiana all’Università di Torino. Tra i suoi ultimi libri, una guida alla scrittura argomentativa (Come non scrivere, 2018), e i saggi «Ma se io volessi diventare una fascista intelligente?» (2021) e Effimero Novecento (2024). Collabora al Domenicale del Sole 24 ore, al Foglio e al Post. È condirettore della «Nuova rivista di letteratura italiana» e della rivista «Il Mulino». È autore di manuali di letteratura italiana, l’ultimo è Ogni cosa nel mondo (Garzanti Scuola 2025). Il suo sito è www.claudiogiunta.it.