Tradizionalmente si ritiene che per insegnare a leggere un’opera d’arte sia sufficiente fornire una gran quantità di informazioni sul suo contenuto, sui personaggi, sul significato dei vari attributi, sui committenti e le funzioni. Occorre fare di più: cercare di sostenere gli allievi e le allieve nell’osservare autonomamente l’opera perché non si rifugino in un frustrante: «Non posso esprimere alcun giudizio perché non mi intendo d’arte». A questo scopo è sfruttata l’opportunità di educare all’osservazione dell’opera d’arte attraverso l’uso dei codici della grammatica visiva. Nello stesso tempo per capire il senso di un’opera d’arte è necessario risalire alle sue funzioni originarie, al perché è stata realizzata e nel suo contesto.
Obiettivi
- Saper osservare un’opera d’arte con crescente autonomia
- Saper individuare in un’opera d’arte le caratteristiche compositive, i segni utilizzati, l’uso del colore, e le modalità di rappresentazione dello spazio per coglierne il significato
- Comprendere perché è stata commissionata e realizzata un’opera, per quali fruitori e con quali funzioni
Destinatari
Docenti della scuola secondaria di I grado
Relatore

Vittorio Giudici
Divulgatore, autore di numerosi testi scolastici ed editor
Programma
Prima sessione in presenza
- Individuazione dei codici più pertinenti per l’osservazione e la comprensione di un’opera
- Analisi di opere antiche, moderne e contemporanee attraverso i codici
Seconda sessione in presenza
- Ricerca dei metodi per ricostruire un contesto di committenza-realizzazione
- Analisi di contesti antichi, moderni e contemporanei, quali complessi monumentali, grandi cicli decorativi, grandi eventi pubblici