Tra matematica e letteratura
Notava Voltaire come Archimede possedesse almeno tanta immaginazione quanto Omero. E osservava Pirandello che «ogni opera di scienza è scienza e arte, come opera d’arte è arte e scienza».
Non esistono dunque classifiche di merito tra matematica e letteratura, tanto meno divergenza o incomunicabilità; al contrario, c’è l’aspirazione comune a capire il mondo e la realtà, sia pure in forme diverse, ma spesso complementari o simmetriche, e a volte addirittura coincidenti.
In particolare, anche le formule sono capaci di suscitare emozioni, così come le parole. I capitoli di questo libro, scritti da matematici appassionati di letteratura e letterati aperti verso la matematica, sono altrettanti contributi alla scoperta di questi affascinanti rapporti.
Il libro rappresenta la seconda tappa di un ampio percorso esplorativo iniziato dagli autori con la pubblicazione nel 2016, in questa collana, del testo Matematica e letteratura. Analogie e convergenze.
Gli autori
Paolo Maroscia (Sapienza - Università di Roma), Carlo Toffalori (Università di Camerino), Francesco Saverio Tortoriello e Giovanni Vincenzi (Università di Salerno), impegnati da tempo nello studio dei rapporti tra matematica e letteratura, collaborano da alcuni anni per l’organizzazione di convegni e la pubblicazione di testi che mirano ad approfondire questi legami, inserendoli nel contesto più ampio del confronto tra le «due culture».