Insegnare iitaliano, lingue straniere e lingue classiche
Il concetto di educazione linguistica indica l’insieme di attività che si svolgono nell’arco della scolarizzazione a riguardo della lingua «materna», delle lingue «seconde», delle lingue «straniere» e di quelle «classiche».
Sono ambiti che possono apparire molto differenti tra loro, ma in realtà poggiano sulle stesse basi: la facoltà di linguaggio propria degli esseri umani e i processi di acquisizione, sviluppo, potenziamento e perfezionamento della competenza comunicativa.
È proprio attorno a questi aspetti di costruzione e miglioramento che ruota la nuova edizione ampliata del testo di Paolo E. Balboni, la cui parola chiave è quel «fare» del titolo che molto dice sugli aspetti applicativi dell’opera.
Questo è un volume operativo, ma l’operatività non si traduce in una serie di ricette glottodidattiche: prende le mosse, nei vari capitoli, da una teoria di che cosa sia e come si costruiscano il lessico, la grammatica, le abilità, la competenza culturale, pragmatica ecc., e poi indica azioni, atti che si possono compiere per contribuire alla loro acquisizione, al loro consolidamento, al loro potenziamento.
Fare educazione linguistica è un testo maneggevole, ricco di attività, box e spunti interessanti per chiunque voglia realizzare l’educazione linguistica in modo rigoroso e consapevole.
L'autore
Paolo E. Balboniè professore ordinario di Didattica delle lingue all’Università «Ca’ Foscari» di Venezia, dove ha fondato e dirige anche il Laboratorio ITALS. Per UTET Università ha già pubblicato: Italiano lingua materna. Fondamenti di didattica (2006), Le sfide di Babele. Insegnare le lingue nelle società complesse (2012) e Storia dell’educazione linguistica in Italia. Dalla legge Casati alla riforma Gelmini (2009).