In sintesi

Ci sono molte ragioni che fanno della didattica orientativa un tema attuale e una necessità – come “snodo strategico” e come dispositivo – nella scuola di oggi: il disorientamento di fronte a eventi catastrofici, il senso di fragilità e debolezza del sistema educativo, la frenetica accelerazione delle tecnologie, che trasformano il mondo del lavoro e le relazioni umane. Le Linee Guida per l’orientamento – adottate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito in continuità con gli impegni assunti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – hanno conferito alla didattica orientativa uno “status” del tutto speciale con il compito di fare luce su alcune questioni, delicatissime e fondamentali. Come si fa a orientare con le materie d’insegnamento? In che modo le discipline scolastiche possono aprire orizzonti, alimentare nei giovani il bisogno di essere protagonisti? Come si costruiscono unità di apprendimento che abbiano davvero finalità e caratteristiche orientative?
La didattica orientativa è parte integrante di quel “discorso sul metodo” che stavamo cercando fin dai tempi di Learning to Become: esplora la modernità, indica prospettive, anticipa scenari. Ed è un’opportunità che si offre alla scuola per ricucire la distanza con le nuove generazioni, valorizzando i talenti, e con le famiglie, riprendendo il filo di un dialogo interrotto. Attraverso una serie di strumenti concreti per ideare, progettare e realizzare la didattica orientativa all’interno delle materie d’insegnamento, questo libro rappresenta una miniera di stimoli e soluzioni, modelli e proposte: un vero e proprio “manuale operativo” per strutturare e gestire i moduli curricolari dell’orientamento, per supportare il ruolo del docente tutor, per voltare pagina e cambiare sguardo.

L'autore
Carlo Mariani ha insegnato a lungo nella scuola secondaria superiore: laureato in Lettere e in Scienze della Formazione, ha conseguito un dottorato in “Metodologie della ricerca pedagogica”. È autore di libri e ricerche sulla storia del viaggio, sulla letteratura italiana dell’Ottocento, sulle tecnologie applicate alle discipline umanistiche, su aspetti della progettazione educativa e del curricolo d’italiano. Attualmente è ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE), dove si occupa di analisi del sistema scolastico, di transizione scuola-lavoro e di innovazione didattica. Collabora con case editrici, università e istituzioni scolastiche. In questa collana ha pubblicato Learning to Become. Un curricolo per innovare la scuola, con prefazione di Stefania Giannini (2023).