Il volume descrive le caratteristiche principali delle microlingue disciplinari e della metodologia CLIL mettendone in evidenza i punti di contatto e le differenze sostanziali.
Riguardo al CLIL, viene anche sottolineata la distinzione fra i diversi contesti di insegnamento (la lingua madre, la lingua seconda e la lingua straniera) e vengono presentate le varie figure di docenti implicati nei vari contesti di insegnamento, sottolineando le caratteristiche e le competenze che dovrebbero avere.
Particolare attenzione è rivolta alla figura di quel docente di disciplina che, per legge, deve insegnare in lingua straniera e al rapporto costante con l’insegnante di lingua straniera per poter avere una progettazione, implementazione e valutazione efficaci nel contesto di lavoro CLIL.
L'autore
Graziano Serragiottoè ricercatore confermato presso l’Università «Ca’ Foscari» di Venezia. Si occupa da anni della formazione di docenti di lingue straniere e di italiano per stranieri. In modo particolare si occupa della metodologia CLIL, della valutazione degli apprendimenti linguistici e dell’insegnamento agli adulti, soprattutto con l’utilizzo di audiovisivi. Ha già curato per UTET Università due libri: Le lingue straniere nella scuola: nuovi percorsi, nuovi ambienti, nuovi docenti(2004) e con F. Caon, Tecnologie e didattica delle lingue. Teorie Risorse Sperimentazioni(2012).