Tre appuntamenti con Claudio Giunta, docente di Letteratura italiana all’Università di Trento, per orientarsi tra autori e testi del Novecento e individuare possibili modelli di scrittura. Scopri il programma completo qui sotto.
Gli incontri sono riservati ai docenti che hanno in adozione uno dei seguenti titoli del nostro catalogo.
Titoli del catalogo
Relatore
Claudio Giunta
Formatosi alla Scuola Normale di Pisa, insegna Letteratura italiana all'Università di Trento. Ha scritto libri sulla poesia medievale e su quella contemporanea, reportage, un fortunato manuale di scrittura (Come non scrivere) e ha curato un Meridiano dedicato alle Rime di Dante. È autore di antologie per il biennio (Lettere al futuro, Una nuova vita) e di due per il triennio (Cuori intelligenti e Lo specchio e la porta). Collabora al Domenicale del Sole 24, Il Foglio e Il Post. Il suo sito è www.claudiogiunta.it
Programma degli incontri
Scrivere bene, qualche suggerimento
Scrivere bene non significa scrivere difficile, o adoperare parole dottissime, che mai si adopererebbero nella conversazione quotidiana. Come ha osservato in maniera molto spiritosa il romanziere Stephen King, «uno dei peggiori servizi che potete fare alla vostra scrittura è pompare il vocabolario, cercare paroloni perché magari vi vergognate un po’ della semplicità del vostro parlare corrente. È come mettere il vestito da sera al cagnolino di casa […]. Giurate solennemente seduta stante che non userete mai emolumento quando intendete mancia».
Che cosa significa, allora, scrivere bene? Significa intanto osservare le norme della grammatica; poi esprimere in maniera chiara e ordinata il proprio pensiero; e infine, se possibile, fare in modo che il lettore segua il nostro discorso non solo con interesse ma anche con un certo piacere. Più facile a dirsi che a farsi, ovviamente… Ma in questa lezione proveremo a dare qualche consiglio.
Libri che non dovete assolutamente perdervi
I programmi scolastici non coprono tutta la letteratura mondiale: sarebbe assurdo chiederglielo. E il tempo-scuola spesso non ci permette di arrivare fino alla letteratura dei giorni nostri. È un peccato, perché così sembra che la letteratura sia una disciplina archeologica, e non – come è di fatto – un’arte che produce anche oggi degli autentici capolavori. Negli ultimi decenni sono usciti molti libri bellissimi, in prosa e in versi (qualcuno ha anche saputo mettere insieme in maniera geniale parole e immagini), apprezzabili anche da parte di lettori adolescenti. Proveremo a indicarne alcuni, e a spiegare perché vale assolutamente la pena di leggerli.
Gli scrittori del Novecento e l'Educazione civica
‘Impegnati’, cioè propensi a riflettere sulla società nella quale si sono trovati a vivere, gli scrittori lo sono stati sempre: impegnato è Dante, quando scrive il Convivio o la Commedia; impegnato è Petrarca, quando scrive i suoi sonetti contro la Chiesa di Avignone, o la canzone all’Italia, o certe lettere intensamente politiche; impegnato è Leopardi, quando scrive il suo saggio sui costumi degli italiani. Ma nel corso del Novecento questa declinazione pubblica dell’impegno intellettuale e artistico ha assunto proporzioni particolarmente cospicue: e dall’opera di molti scrittori del secolo scorso – da Natalia Ginzburg a Leonardo Sciascia, da Elsa Morante a Pier Paolo Pasolini – è possibile trarre spunti e indicazioni interessanti circa il modo in cui è opportuno, oggi, vivere insieme. La formazione di un cittadino consapevole può passare anche attraverso la lettura di romanzi, poesie, saggi – in una parola, attraverso quell’educazione apparentemente ‘disinteressata’ che è l’educazione artistica.