In sintesi

I cambiamenti della scuola italiana hanno imposto ai docenti della scuola superiore e dell’università una riflessione sullo statuto disciplinare del latino, sui contenuti da insegnare nella lingua e nella letteratura, sul modo di trasmettere la cultura classica agli studenti che – ed è bene ricordarlo – si avvicinano alla disciplina con grande curiosità e, a volte, con vera e propria passione, anche se con strumenti non sempre adeguati.

Non solo: per una generazione alla ricerca di punti di riferimento, le lingue e le letterature classiche possono offrire un soccorso, un sostegno, un supplemento di contenuto e di senso, a patto di restituire loro una dimensione non astrattamente paludata, ma connotata dall’apertura al dialogo, alla ricerca, al confronto, alla partecipazione.

Il moderno professore di latino, quindi, non può limitarsi a padroneggiare la disciplina ma, sollecitato da nuove richieste della scuola e della società, deve continuamente mettersi in gioco, agire, attivarsi per motivare, spiegare, dare un ruolo alla sua materia: questo libro ha l’ambizione di fornigli gli strumenti per svolgere il suo compito.

L’autore è infatti profondamente convinto che il latino deve possedere un ruolo centrale nella scuola e nella cultura italiana, proprio perché intrinsecamente formativo e utile a chi non voglia rinunciare a pensare, a crescere, a dotarsi degli strumenti per scoprire una propria strada nella vita, in una parola, a godere di una piena cittadinanza, locale e cosmopolita.

L'autore

Andrea Balbo è dottore di ricerca in Filologia e Letteratura greca e latina e docente di ruolo nei Ginnasi-Licei statali. Si è occupato di oratoria antica, di Seneca retore e filosofo, di letteratura latina tardoantica, di storia degli studi classici e di didattica delle lingue classiche.